Thursday, January 12, 2006

EGITTO: crociera sul Nilo



l l l

Devo dire che, per rapporto qualità – prezzo, la crociera sul Nilo è una delle vacanze più belle che si possano fare.
Noi abbiamo risparmiato molto con una formula roulette che comunque garantiva una nave a 5 stelle. Ed, infatti, quando arriviamo a Luxor, la sera, ci imbarchiamo e le camere sono belle, molto grandi, rispetto a quelle della crociera ai Carabi più del doppio e là si stava in ottavo ponte, dopo c’erano solo le camere di lusso.
E’ marzo e fuori ci sono 38 gradi, ma l’aria condizionata funzione bene, senza neppur dare fastidio. Anche il cibo si dimostra ottimo e così il servizio. Conosciamo la nostra guida, parla benissimo italiano e ci fornisce le informazioni essenziali, raccomandandoci, per il giorno dopo, di essere puntuali alle 7.

Il secondo giorno restiamo a Luxor e lo dedichiamo alla visita della Valle dei Re, dove c’è la maggior parte delle tombe dei Faraoni. Fuori siamo in pieno deserto e non si potrebbe mai pensare che infilandosi sottoterra ci siano tali ricchezze archeologiche, affreschi e tanta storia.

Lasciamo la Valle dei Re e dopo pochi km. ci appare in tutta la sua imponenza il tempio, o palazzo reale, della regina Hatshepsut, addossato ad una parete di roccia, veramente notevole.

Lungo la strada ci fermiamo ad osservare i colossi di Memnon. Peccato che siano in ristrutturazione e parzialmente coperti da impalcature.

Torniamo a Luxor e ci fermiamo a Karnak, l’antica Tebe. Il complesso è immenso. Arriviamo al tempio percorredo il viale delle sfingi. L’ingresso è presidiato da enormi statue sedute e appena all’interno si alza la statua di Pinedjem, bellissima, con la statua più piccola di sua moglie ai piedi.
Descrivere tutto il complesso non è possibile, ma ci lascia veramente stupiti di come tremila anni fa riuscissero a fare simili opere.

Torniamo alla nave. È il compleanno di Tami e mi metto d’accordo con la guida e il capocuoco per farle una sorpresa.
Durante la cena, improvvisamente si spengono le luci e tutti i camerieri e cuochi escono fuori suonando tamburelli e cantando. Hanno un dolce in con tanto di candeline e si fermano davanti al nostro tavolo. Tantissima emozione per Tami che non riesce a dir parola.

Anche il giorno seguente, il terzo, ci svegliamo abbastanza presto. La nave ha viaggiato tutta la notte e ci troviamo ad Edfu. Per andare a visitare il tempio prendiamo delle carrozzelle trainate da cavalli. Finisce che i vari conducenti fanno una gara fra di loro, pensando di divertirci e strapparci una piccola mancia.
Visitato il tempio ed il mercato, torniamo a bordo per andare a Kom Ombo. E’ un bel sito, su di una collina che domina la cittadina e il locale suq. Prima di rientrare, compriamo dei vestiti, divertendoci a contrattare, fino a spuntare un prezzo che ci sembra conveniente. La sera a bordo ci sarà una festa in costume. Finiamo la serata in un bar molto bello e caratteristico, con suonatori che girano tra i tavoli e un ottimo tè verde alla menta.
Dopo cena la festa ci coinvolge e lo spettacolo è carino. Ci sono persino i danzatori dervisci che ruotano incessatamente su se stessi, con le grandi gonne rotonde.

Il giorno dopo la nave attracca ad Assuan. La mattina ci rechiamo sulla omonima diga che forma il lago di Nasser e il pomeriggio facciamo un’escursione in feluca al giardino botanico. Assuan è un posto stupendo. Il clima è secco e l’aria limpida. Sul Nilo le vele colorate delle feluche rendono tutto affascinante. Ci colpisce come ci siano un sacco di ragazzini che a bordo di minuscole barchettine, si affiancano alle feluche cercando di vendere qualcosa ai turisti, o comunque recuperare qualche lira. Purtroppo, per loro, l’Egitto è anche questo.

Rientriamo e andiamo a letto presto. Dobbiamo alzarci alle tre di notte per andare ad Abu Simbel. I pulman devono attraversare il deserto e dobbiamo essere scortati dalla polizia. La levataccia si fa sentire, ma il deserto ci regala un’alba bellissima.

Abu Simbel è, come dire, faraonico (aggettivo in tema, no?). E’ il famoso complesso archeologico che fu tagliato e riposizionato più in alto per non farlo sommergere dalle acque del lago che si sarebbe formato per la costruzione della diga di Assuan.
Dopo le piramidi, è l’opera più imponente che abbiamo visto. Le statue di Ramses II e Nefertari sono enormi. Splendida anche all’interno, con gli affreschi conservati benissimo.



Praticamente la crociera è terminata, infatti per andare al Il Cairo, prendiamo l’aereo e da lì è previsto il rientro.
Il Cairo è una città enorme, 16, forse 18 milioni di abitanti. Noi abbiamo l’albergo a Gisa, a due passi dalle piramidi. Per prima visitiamo la piramide di Sakkara. Unica piramide a gradoni dell'Egitto, almeno così ben conservata.


Poi torniamo a Gisa dove tutta l’area è incredibilmente ricca di storia e le piramidi, viste da vicino, ci si chiede ancora di più come abbiano fatto, tremila anni fa, a costruirle. Bellissima anche la statua Sfinge.

Vagando tra le piramidi, abbiamo anche una parentesi molto umana: un gruppo di ragazzine locali ci osserva con insistenza, qualcuna parla italiano e quando le nostre donne regalano loro un rossetto, uno smalto per unghie e cosine simili, la loro gioia è incredibile.


.
Come d’obbligo, ci rechiamo anche a Menphi e al Cairo visitiamo il famosissimo museo e non ci lasciamo scappare di trascorrere un pomeriggio al mercato Kahan el Salili e di visitare la moschea Muhammad Alì sulla cittadella.

Purtroppo l’ultimo giorno ho un disturbo gastroenterico che riesco a contenere prendendo subito un sacco di medicine.
Non abbassate mai la guardia, acqua solo in bottiglie chiuse, niente ghiaccio e verdure crude. E nemmeno dolci che non siano cotti in forno. E non esitate a prendere i medicinali del caso che vanno sempre portati.
.
Come sempre la partenza per il rientro ci riempie di nostalgia, ma stiamo già pensando al prossimo viaggio.

l l l


Comments: Post a Comment



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?